Senzatetto fashion icon, succede in Cina.
Uno strano fenomeno si sta manifestando, dalle strade della cittadina cinese di Ningbo direttamente al web.
C’è un soggetto, presunto vagabondo, al quale è stato affibiato in nome di Brother Sharp. Ciò che desta interesse, diversamente da quanto si può immaginare, non è la storia di come sia finito in miseria, ma il suo look, ormai icona di stile bohèmienne non solo in patria.
Pagine fan su facebook, siti web e riviste di moda di tutto il mondo corrono all’inseguimento del prossimo look e non sono mancati paragoni ed accostamenti ad outfit di nomi come Vivienne Westwood (che ha per davvero creato una linea dal nome “Fashion made homeless”) o Dolce & Gabbana sfilati in passerella.
Pare, lo contraddistingua e renda originale la capacità di mixare stili, tessuti, colori e generi, creando uno stile sopra le righe e senza influenze. Un mix & match sicuarmente dettato dalla condizione di homeless, ma si sa che la necessità aguzza l’ingeno ed in questo caso anche il gusto.
Se vedrò gente svaligiare i cassonetti della Caritas, ora so il perchè.